MESOTELIOMA

Conosciamo il mesotelioma

Il mesotelioma è un tumore maligno particolarmente aggressivo che si sviluppa nel mesotelio, la sottile membrana che riveste i vari organi e le strutture del torace e dell’addome.

Il mesotelioma è spesso diagnosticato in fase avanzata perché tende a non causare sintomi specifici in fase precoce.

Il mesotelioma è strettamente collegato all’esposizione all’amianto (sostanza nota anche col nome di asbesto).

Tipi di mesotelioma

Ci sono diversi tipi di mesotelioma, che si distinguono per il sito in cui si sviluppa il tumore e per il tipo di cellule che lo caratterizzano.

  • Mesotelioma pleurico. Rappresenta circa il 90% dei casi di mesotelioma. Si sviluppa inizialmente nello spazio pleurico, che comprende la membrana che riveste la parte interna della gabbia toracica (pleura parietale), la membrana che riveste i polmoni (pleura viscerale), e lo spazio tra le due membrane, che in un soggetto sano contiene una modesta quantità di liquido pleurico (che lubrifica le due pleure e facilita l’espansione dei polmoni). Il mesotelioma pleurico può poi estendersi ai polmoni o ad altre aree della cavità toracica.
  • Mesotelioma peritoneale. Si sviluppa nel peritoneo, una membrana che è fatta in gran parte di mesotelio e che avvolge l’addome (l’area al di sotto del torace e al di sopra del bacino). Il mesotelioma peritoneale rappresenta circa il 10% dei casi di mesotelioma.
  • Altri tipi di mesotelioma. Raramente (1-2% dei casi) il mesotelioma si sviluppa nel mesotelio che fa parte del pericardio, la membrana che avvolge il cuore, o nel mesotelio che forma la membrana che avvolge i testicoli (tunica vaginale).

Ci sono tre distinti tipi di mesotelioma a seconda dei tipi di cellule tumorali che li compongono e sono identificabili tramite biopsia:

  • mesotelioma epitelioide (70-85% dei casi), associato alla prognosi più favorevole;
  • mesotelioma sarcomatoide (10% dei casi), altamente invasivo e resistente ai farmaci, presenta la prognosi meno favorevole;
  • mesotelioma bifasico o mesotelioma misto (10-25% dei casi), presenta una combinazione delle caratteristiche degli altri due tipi con una prognosi più favorevole del mesotelioma sarcomatoide.

Segni e sintomi

Nella maggior parte dei pazienti con mesotelioma pleurico (il tipo di mesotelioma più comune), i sintomi compaiono in ritardo a causa dello sviluppo iniziale lento e privo di sintomi della malattia.

I sintomi più comuni includono:

Fattori di rischio e diffusione

I fattori di rischio del mesotelioma

L’esposizione all’amianto e alle sue polveri è stata identificata con certezza come causa del mesotelioma; tuttavia i precisi meccanismi attraverso i quali questa sostanza provochi la malattia rimangono poco chiari.

Altri fattori di rischio, quali l’esposizione a radiazioni ionizzanti o al mezzo di contrasto radiologico Thorotrast (attualmente fuori commercio), possono spiegare un numero limitato dei casi di mesotelioma attualmente presenti.

In rari casi il mesotelioma può svilupparsi in famiglie portatrici di mutazioni germinali del gene BAP-1. In queste famiglie si riscontra un’alta frequenza di casi non solo di mesotelioma, ma anche di carcinoma renale e melanoma uveale.

La diffusione del mesotelioma

Il mesotelioma è un tumore raro, con meno di 6 casi ogni 100.000 abitanti. In Italia, il mesotelioma costituisce il 4% della mortalità globale per cancro. Sempre in Italia, nel 2020 sono stati stimati quasi 2.000 nuovi casi (1500 uomini e 500 donne) per un totale di circa 5000 persone affette da mesotelioma. Il numero è in costante crescita (nel 2019 i nuovi casi sono stati 1800).

Il mesotelioma si manifesta, generalmente, intorno ai 70 anni di età. È perciò fondamentale la sorveglianza sulle persone più esposte al rischio di ammalarsi: gli ex lavoratori degli stabilimenti che producevano o trattavano amianto, i loro familiari e gli abitanti delle zone interessate da tali attività industriali.

Le figure professionali più comunemente colpite sono quelle nei settori:

  • della produzione industriale di manufatti in cemento-amianto e di manufatti tessili contenenti amianto;
  • della cantieristica navale;
  • della meccanica automobilistica;
  • della riparazione e demolizione di rotabili ferroviari;
  • dell’edilizia (materiali isolanti, tubi, installazione di impianti di riscaldamento, di tettoie, e di coperture per tetti).

Possono essere colpite anche persone che lavorano in numerosi altri settori.

L’incidenza è particolarmente elevata in alcune Regioni, tra cui Lombardia, Piemonte (specialmente l’area di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, tristemente famosa per il processo Eternit) ed Emilia-Romagna. Altre zone ad alto rischio per la presenza di cantieri navali e di fabbriche in cui si utilizzava l’amianto si trovano in Friuli-Venezia Giulia (nell’area di Monfalcone e Trieste), a Bari, e in Liguria.

Per saperne di più scarica il settimo Rapporto del Registro nazionale dei mesoteliomi.

In Italia l’amianto è ancora presente in grandi quantità e in varie forme in stabilimenti ed edifici pubblici e privati, ed è fondamentale velocizzare i tempi della bonifica dei siti contaminati, che può essere eseguita solo da personale specializzato.

Nonostante in Italia l’impiego dell’amianto (produzione, lavorazione e vendita) sia vietato dal 1992, il picco di incidenza del mesotelioma non è stato ancora raggiunto perché possono trascorrere dai 20 ai 40 anni dall’esposizione all’amianto prima che il tumore si manifesti.

Altre malattie correlate
all’esposizione all’amianto

Oltre al mesotelioma, ci sono altre malattie correlate all’esposizione all’amianto.

Placche pleuriche

Le placche pleuriche sono cicatrici circoscritte che si formano sulla pleura, la membrana che riveste interamente i polmoni. Queste placche si formano lentamente nel corso degli anni lungo le costole e il diaframma, e sono visibili tramite radiografia anche grazie alla presenza in esse di calcificazioni. Basterà sottoporsi a una radiografia del torace una volta l’anno per verificare l’evoluzione delle placche. In caso di placche pleuriche non è necessario fare nulla di particolare. L’unica raccomandazione è quella di smettere di fumare: infatti il fumo, se abbinato all’esposizione all’amianto e alla presenza di placche pleuriche, aumenta anche di cinquanta volte il rischio di sviluppare il mesotelioma della pleura.

Per saperne di più leggi questo articolo.

Asbestosi

L’asbestosi è una forma di infiammazione e ispessimento dei tessuti polmonari o della pleura causata dall’esposizione all’amianto (asbesto è un altro nome dell’amianto).
La diagnosi si basa sulla storia medica del paziente e sui risultati di radiografie o tomografie computerizzate (più comunemente note come TAC). Attualmente non esiste una cura per l’asbestosi. Il trattamento consiste in terapie di supporto e prevenzione, in quanto l’asbestosi è molto insidiosa: quando si sviluppa nella pleura o tra la pleura e il polmone può evolvere in tumore del polmone o in mesotelioma.

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L’Associazione TUTOR è grata e ringrazia per la revisione e verifica dei testi la Dott.ssa Federica Grosso, oncologa